Nel suggestivo scenario di vicolo Valdina, Giorgio Parisi ha aperto il ciclo di conferenze sull’intelligenza artificiale organizzato dal Comitato di Vigilanza della Camera, presieduto dalla Vicepresidente Anna Ascani. Il premio Nobel per la Fisica ha delineato un quadro complesso della rivoluzione tecnologica in corso, evidenziando tanto le potenzialità quanto i rischi sistemici che l’umanità si trova ad affrontare.

Parisi ha spiegato come i Large Language Model (LLM) come ChatGPT e Gemini siano fondamentalmente limitati nella loro comprensione del mondo reale. “Questi modelli sono essenzialmente disincarnati e disomatizzati – non hanno un corpo”, ha sottolineato il fisico. “La loro conoscenza è puramente sintattica e semantica sulle relazioni tra le parole, non ontologica su come sono fatti gli oggetti e le relazioni nel mondo reale”. Per i sistemi di IA, ha chiarito, tutto è “flatus vocis“: le parole sono collegate ad altre parole, ma manca la comprensione profonda della realtà fisica che caratterizza l’esperienza umana.

Il Nobel ha illustrato come questi sistemi, pur essendo capaci di ragionamento apparente, in realtà imitino i processi logici umani senza una vera comprensione. Quando non conoscono una risposta, tendono a inventare informazioni, un fenomeno che rappresenta uno dei principali rischi operativi della tecnologia attuale.

AI per Identificare Informazioni False